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Scarpetta (Ocse): “L’intelligenza artificiale va gestita con regole e coinvolgendo i lavoratori”

LavoroScarpetta (Ocse): “L’intelligenza artificiale va gestita con regole e coinvolgendo i lavoratori”

CAGLIARI – “Gli algoritmi sono già utilizzati nella gestione del personale e molti middle manager ci dicono che hanno migliorato le performances dell’impresa ma che loro stessi non sono sicuri di come gestire i risultati di questi algoritmi che sono usati nella gestione del personale. C’è bisogno di trasparenza“. Così il direttore per l’Occupazione, il Lavoro e gli Affari sociali dell’OCSE, Stefano Scarpetta, a margine del G7 Lavoro commenta le critiche dei sindacati sull’uso dell’Intelligenza artificiale.
C’è bisogno di spiegare ai lavoratori che certi algoritmi sono usati nella gestione dell’attività professionale e bisogna fare una valutazione dei risultati di questi modelli altrimenti il rischio è che il lavoratore non sia al corrente di come vengono usati”, aggiunge.
L’AI ha enormi potenzialità ma va gestita con delle buone regole e con un coinvolgimento.degli imprenditori ma anche i lavoratori. Noi abbiamo fatto un’inchiesta in cui chiedevamo ai lavoratori l’impatto che secondo loro aveva avuto l’intelligenza artificiale e 3 su 5 ci dicono che questa tecnologia ha migliorato le loro performances ma anche la qualità del loro lavoro perchè si potevano concentrare sulla parte più interessante del lavoro, mentre la parte più ordinaria e pericolosa la facevano gli algoritmi”.
“Allo stesso tempo- conclude- i lavoratori ci dicono che l’impatto è più positivo quando sono informati ed è una cosa in cui sono stati coinvolti”.

RISCHI IA? SCARPETTA: “INVESTIRE IN FORMAZIONE”

“Cosa può fare un operaio per proteggersi dai rischi dell’intelligenza artificiale? Credo ci sia veramente bisogno di una rivoluzione Copernicana sugli investimenti in formazione. L’Italia è indietro sull’investimento educativo, ma bisogna investire molto anche nella formazione degli adulti“. Così Stefano Scarpetta, direttore per l’impiego, il lavoro e gli affari sociali all’Ocse, a margine dei lavori del G7 in corso a Cagliari.
“Sempre più lavoratori saranno esposti negli anni a venire a un’interazione sempre più forte con l’ia e con la tecnologia digitale- aggiunge-. L’Italia investe poco, ma in generale succede in tutti i Paesi dell’Ocse. Si investe poco su chi ha più bisogno di formazione: sulle persone con bassi livelli di qualifica, sugli anziani, su chi lavora nelle piccole e medie imprese”.
A livello internazionale, ricorda Scarpetta, “l’Ocse ha aggiornato le proprie linee guida sull’utilizzo efficace, ed affidabile, dell’intelligenza artificiale. Si tratta di grandi principi, ora da questi bisogna distillare elementi di policy concreti che possano essere utilizzati anche sul mercato del lavoro, senza grandi rischi: ci sono grandi possibilità, ma anche dei rischi. Ma non partiamo da zero”.

E infatti, sottolinea, “nei nostri Paesi abbiamo un quadro regolamentare molto ampio che protegge contro problemi di privacy e discriminazione. La questione è capire se l’intelligenza artificiale deve essere regolamentata di più rispetto al quadro che già abbiamo, perchè in qualche modo si incunea in alcune falle del sistema. Occorre identificare quindi i rischi e capire dove intervenire. Ecco, il piano di azione sull’ia che i ministri del Lavoro stanno discutendo, fa proprio questo: identifica aree di rischio e le priorità su cui intervenire”
Con l’intelligenza artificiale, la posizione di Scarpetta, “in realtà saranno pochi i lavori che spariranno completamente, ma molti verranno trasformati anche in maniera radicale. L’intelligenza artificiale generativa ad esempio svolge mansioni non di routine: quello che vediamo nei dati è che mentre i lavoratori con alti livelli di competenza riescono ad essere complementari con l’ia, probabilmente quelli con bassi livelli di qualifica subiranno una riduzione del tipo di lavori che erano a disposizione. Su queste persone occorrerebbe investire particolarmente”.

L’articolo Scarpetta (Ocse): “L’intelligenza artificiale va gestita con regole e coinvolgendo i lavoratori” proviene da Agenzia Dire.

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