ROMA – La Commissione Ue deve prendere atto che solo con “una moratoria transitoria” sui brevetti dei vaccini si può uscire dalla pandemia davvero tutti insieme: lo ha detto oggi Vittorio Agnoletto, portavoce della Campagna europea diritto alla cura, ospite di un webinar organizzato dall’ong Emergency.
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Secondo l’attivista, docente universitario e animatore di Medicina democratica, in riunioni che si sono tenute mercoledì e ieri all’Organizzazione mondiale del commercio (Omc/Wto) non è stato compiuto alcun passo avanti su questo punto. “Finora – ha detto Agnoletto – la moratoria si è scontrata con l’opposizione della Commissione Ue e di Paesi come Canada, Stati Uniti, Regno Unito e Australia”. Secondo l’attivista, la sospensione ai diritti di proprietà intellettuale rispetto ai vaccini contro il Covid-19 è chiesta ormai da oltre cento governi e dovrà comunque essere discussa dall’Assemblea generale del Wto. Bisognerebbe “mettere tutto a disposizione di tutti” ha detto Agnoletto, convinto peraltro della necessità di discutere “una forma di risarcimento” per le aziende farmaceutiche produttrici.
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Dell’ipotesi di una moratoria transitoria si è parlato nei giorni scorsi al Consiglio Trips, l’organismo del Wto chiamato a esprimersi sull’applicazione e un’eventuale sospensione degli obblighi previsti dall’Agreement on Trade-related Aspects of Intellectual Property Rights, un trattato firmato nel 1994.
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