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Dazi, Lollobrigida: Usa insostituibili, no guerre commerciali

AttualitàDazi, Lollobrigida: Usa insostituibili, no guerre commerciali

Roma, 11 giu. (askanews) – “Abbiamo dimostrato in questi mesi in maniera indiscutibile che l’Italia si è offerta di garantire gli interessi dei propri connazionale, dei nostri imprenditori, cercando di evitare la follia di guerre commerciali con una Nazione che noi dobbiamo considerare il nostro alleato principale a prescindere da chi la governa pro tempore”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, rispondendo a una interrogazione al question time alla Camera a una interrogazione sulle iniziative adottate a tutela dei prodotti agroalimentari italiani, a fronte del rischio dell’introduzione dei dazi statunitensi (Caramiello – M5S).

Il ministro ha ricordato i risultati dell’export nel settore dell’agroalimentare, “che dimostrano come, anche in questo periodo di incertezza, l’Italia continui a rafforzare i suoi primati” e come, dopo aver toccato il record di 70 miliardi di export nel settore agroalimentare nel 2024, con un aumento del 7,5% sul 2023, “nei primi tre mesi del 2025 l’Italia ha confermato la tendenza positiva con un +5,9% sul valore del primo trimestre del 2024”. In particolare, il settore del vino “ha registrato un incremento dell’export, giungendo per la prima volta la quota di 8,1 miliardi, con un incremento del 5,5%”.

Il ministro ha quindi ribadito che “allo stato attuale non si possono fare valutazioni sugli effetti dei potenziali dazi o di quelli parzialmente applicati” e ha ricordato che “per le eccellenze italiane come Parmigiano Reggiano, Grana Padano o aceto balsamico, Pecorino Romano il margine di sostituibilità con prodotti simili di provenienza domestica, o di altri Stati, si può considerare poco rilevante, data la loro unicità”.

Per questo motivo, “l’imposizione di dazi su questi prodotti potrebbe non avere effetti, o, addirittura essere dannosa per il mercato americano. In questi casi, infatti, l’imposizione di un dazio si tradurrebbe in un aumento dei costi per la filiera statunitense e in un possibile aumento del prezzo al consumo interno”.

“Tuttavia – ha proseguito Lollobrigida – come Ministro e come Governo ci stiamo impegnando per garantire un’interlocuzione con gli Stati Uniti perché non riteniamo il mercato statunitense sostituibile in alcuna maniera specie con mercati gestiti da autocrazie istituzionali. Abbiamo avuto da qualche giorno la collega Brooke Rollins Segretario di Stato all’Agricoltura degli Stati Uniti d’America, alla quale abbiamo illustrato in un lungo bilaterale quelle che erano le condizioni e la necessità di costituire un tavolo di comune raccordo per coadiuvare l’Unione europea in questa trattativa per cercare di aumentare ancora di più il rapporto commerciale indispensabile tra Italia e Stati Uniti”, ha concluso il ministro Lollbrigida.

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