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‘Festa del medico’, Omceo Roma celebra presente e futuro della professione

Sanità‘Festa del medico’, Omceo Roma celebra presente e futuro della professione

ROMA – Un simbolico passaggio di consegne: è quello avvenuto in occasione della ‘Festa del medico’, giornata di celebrazione della professione. Teatro dell’iniziativa il Cardo Roma Autograph Collection, dove alcuni dei medici che si sono laureati 50 anni fa hanno consegnato il ‘testimone della professione’ ai giovani camici bianchi appena iscritti all’Ordine. Lo hanno fatto al termine di una giornata ricca di emozioni, culminata con il ‘giuramento di Ippocrate’ e che ha visto anche la premiazione di sette iscritti all’Ordine che si sono distinti nella professione.
A fare gli onori di casa il presidente dell’Ordine provinciale di Roma dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri, Antonio Magi. Il numero uno dell’Omceo della Capitale ha dato il proprio benvenuto ai partecipanti per poi lasciare spazio alle note dell’Inno di Mameli, che hanno riempito un’aula gremita fino all’ultimo posto.

Rivolgendosi ai tanti ragazzi presenti in sala, Magi ha tenuto a ribadire che ‘siamo passati da eroi durante il Covid a ‘migranti’: questo non può essere, dobbiamo far sì che i nostri giovani medici restino in Italia, che qui hanno studiato, si sono formati e hanno una grande preparazione. Poter contare, investire, su di loro e mantenerli nel nostro Paese è una sfida che la politica deve affrontare e prendere in seria considerazione. La vocazione e la voglia di fare il medico c’è, anche perché è la professione più bella del mondo’.

L’ANNUNCIO DI ROCCA: “BILANCIO SANITA’ IN PAREGGIO”

Ha voluto portare il proprio saluto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca: ‘Non potevamo mancare in una giornata simile- ha spiegato- per sottolineare l’importanza di questa figura professionale e per ribadire che si deve sempre portare il dovuto rispetto al personale medico e sanitario. Come Regione non potevamo intervenire sui contratti ma abbiamo messo 13 milioni di euro per cercare di incentivare chi era costretto a sacrifici all’interno dei Pronto soccorso, abbiamo avviato un piano che prevede di fronteggiare la carenza dei medici con quasi 4mila nuove assunzioni, medici che entreranno nei ruoli delle nostre aziende sanitarie. Abbiamo cercato di porre attenzione a questa figura chiedendo sin da subito al prefetto, che ha risposto, maggiore attenzione per cercare di superare le intollerabili aggressioni al personale sanitario, purtroppo in aumento. Si tratta di una delle grandi sfide culturali e Festa del medico significa festa del rispetto verso noi stessi, perché il medico è una figura che si prende cura delle nostre comunità‘.

Francesco Rocca

‘Per alcuni di voi- ha proseguito Francesco Rocca rivolto alla platea- sono dunque passati 50 anni dalla laurea in medicina, 50 anni che hanno, purtroppo, trasformato il nostro Servizio sanitario nazionale: oggi la grande sfida è quella di riprenderne le redini e fare in modo che mantenga quella qualità, quella straordinaria capacità di efficienza, presenza, attenzione, cura e presa in carico dei nostri pazienti come è sempre stato e superi queste difficoltà. L’obiettivo è proprio quello di restituire un Servizio sanitario universale a cui tutti si possano rivolgere, perché senza la sanità non c’è società civile‘.

Poi l’annuncio. ‘Quest’anno– ha informato- sono contento di potervi dire che il bilancio della sanità laziale torna in pareggio: sono aumentate le prestazioni, sono aumentati tutti i servizi all’interno del Servizio sanitario regionale ma efficientando e poi monitorando i processi si può essere in pareggio. Da quest’anno iniziamo un percorso nuovo’.

AURIGEMMA: RAPPORTO COSTANTE MEDICI-ISTITUZIONI

‘Il lavoro che svolgete costantemente ogni giorno- è intervenuto il presidente del Consiglio regionale del Lazio, Antonello Aurigemma– va ricordato non solo nei momenti critici come quello della pandemia, il vostro è un lavoro che fate con passione e con costanza, dimostrando una capacità, una forza e una grande passione. Penso sarebbe importante stabilire un collegamento mensile con voi, proprio per poterci confrontare sulle attività che svolgete. Credo, dunque, che il rapporto vada mantenuto costantemente nel tempo. Grazie davvero per quello che avete fatto, per quello che fate ma, soprattutto, per quello che farete per il nostro Servizio sanitario regionale’.

SCHILLACI: AL LAVORO PER RINOSCIMENTO PROFESSIONALE ED ECONOMICO A MEDICI

A portare il punto di vista del governo è stato proprio il ministro della Salute, Orazio Schillaci. ‘Una Festa come questa Giornata di celebrazione della professione medica- ha esordito l’esponente dell’esecutivo in collegamento da remoto- è anche un’occasione importante per riflettere sulle questioni più attuali che investono la professione, sulla sua indiscussa centralità nel sistema dell’assistenza e sul lavoro fondamentale portato avanti dall’Omceo e dalla Federazione Nazionale, che ringrazio per il costante contributo’.
‘I professionisti di fama che oggi premiate- ha proseguito- sono l’emblema delle tante eccellenze che la nostra sanità sa esprimere. Il nostro sistema d’assistenza vanta molte punte di diamante ma, oggi come mai, ha anche bisogno di nuove energie. Per questo rivolgo con particolare piacere l’augurio di un percorso pieno di soddisfazioni ai 200 neo-iscritti all’Albo che questa sera pronunceranno insieme il giuramento di Ippocrate e un ringraziamento ai 150 medici di cui celebrate il 50esimo anno di laurea‘.
‘Questa cerimonia porta a un passaggio di consegne che sono convinto oggi debba avvenire sotto una luce nuova- ha inoltre detto Schillaci- grazie allo sforzo che stiamo mettendo in campo per assicurare ai medici il giusto riconoscimento professionale ma anche economico. Un percorso avviato con una collaborazione sempre più stretta fra le istituzioni, gli ordini e i professionisti della nostra sanità, per tutelare la salute dei cittadini e garantire un futuro sostenibile al nostro Servizio sanitario nazionale‘.
‘Quando mi sono insediato al ministero della Salute- ha inoltre ricordato- ho posto tra le mie priorità l’obiettivo di valorizzare la figura medica. Lo dobbiamo ai medici e anche ai cittadini, perché farlo significa investire sul futuro della nostra sanità e fare in modo che il nostro capitale umano resti in Italia, nel nostro Servizio sanitario nazionale‘.

Il ministro della Salute ha poi acceso i riflettori sulle misure già approvate: ‘Abbiamo assicurato 2,4 miliardi ai nuovi rinnovi contrattuali, tracciato il percorso per superare il fenomeno dei medici gettonisti e migliorare la qualità della vita lavorativa di chi ogni giorno, all’interno degli ospedali, si prende cura dei pazienti. Abbiamo previsto lo snellimento delle procedure di assunzione per facilitare l’immissione dei medici specializzandi nel Servizio sanitario nazionale e dal 2025 sarà abolito il tetto di spesa per il personale sanitario. Le misure previste per abbattere le liste d’attesa, che abbiamo appena varato, permetteranno di smaltire spero veramente gli arretrati e questo consentirà al personale di lavorare meglio. Con le risorse del Pnrr stiamo portando avanti un potenziamento delle reti territoriali che garantirà le condizioni per dare maggiore riconoscimento alla professione medica. Ricordo che per assicurare il funzionamento delle strutture territoriali abbiamo stanziato risorse per il 2025 pari a 250 milioni e 350 milioni per il 2026 per assumere personale‘.
‘Da subito- le parole dell’esponente del governo- ci siamo occupati della depenalizzazione della responsabilità medica, per consentire ai medici di lavorare in condizioni serene e ai cittadini di ricevere le cure migliori. Abbiamo prorogato lo scudo penale per tutto il 2024, ma questo deve aiutarci anche a superare la medicina difensiva e le troppe prescrizioni, che allungano le liste d’attesa e gonfiano in modo dannoso la spesa‘.
‘Infine- ha concluso Orazio Schillaci- voglio accennare alla questione della sicurezza, che mi sta particolarmente a cuore. Oggi ci sono di nuovo i presidi delle forze di polizia in tante strutture sanitarie e un monitoraggio accurato delle criticità. Ma, come ricordo sempre, è una questione culturale da affrontare con la collaborazione di tutti, perché un medico è l’ultima persona contro la quale rivolgere della violenza ed è questo il messaggio che deve passare. Le donne e gli uomini del nostro sistema d’assistenza sono la nostra risorsa più preziosa‘.

OSPITI E PREMIATI

Nel corso dell’iniziativa sono inoltre intervenuti il presidente della Commissione Albo Odontoiatri nazionale (Cao), Raffaele Iandolo, l’assessora alla Cultura, alle Pari Opportunità, alle Politiche giovanili e della Famiglia, al Servizio civile della Regione Lazio, Simona Baldassarre, il presidente della Fondazione Enpam, Alberto Oliveti, il presidente della Cao Roma, Brunello Pollifrone, e il presidente dell’Ordine delle professioni infermieristiche di Roma, Maurizio Zega.

Se la giornata di celebrazione della professione medica è stata importante per tutti coloro che vi hanno preso parte, ha certamente avuto un sapore speciale per quei sette medici premiati per essersi distinti in diversi ambiti professionali. E così, a salire sul palco per ricevere una targa, si sono alternati i neurochirurghi Cristian Brogna e Giulio Maira, l’oncologo Francesco Cognetti, la radioterapista Alessandra Mirri, il cardiochirurgo Francesco Musumeci, il chirurgo toracico Pierino Rendina e, infine, il medico igienista Marco Siclari, senatore che il 30 gennaio 2020 nell’Aula di Palazzo Madama propose per primo di istituire uno scudo penale per i medici chiamati a contrastare il Covid di cui, all’epoca, ancora nessuno sapeva niente.
A far calare il sipario sulla ‘Festa del medico’ è stato poi il ‘giuramento di Ippocrate’, recitato nella sua prima parte da un sanitario della ‘vecchia guardia’ e, nella seconda, da un emozionato giovane collega.

Claudia Margutta

MAGI: “POLITICA SI ADOPERI PERCHE’ GIOVANI RESTINO QUI”

Estremamente soddisfatto Antonio Magi. ‘La professione è unita– ha dichiarato- e le istituzioni, che ringrazio, ci sono. Voglio ribadire che è indispensabile l’esercizio di una professione eticamente valida, fondamentale per la salute di tutti quanti i cittadini, perché essere professionisti non è un fatto banale. Dopo il Covid ci avevano chiamati eroi, angeli. In realtà ci aspettavamo solo che venisse riconosciuta la nostra attività professionale quotidiana’.

Antonio Magi

‘Oggi- ha concluso Magi- possiamo sperare in qualcosa di più. Ho fatto una preghiera alla politica, affinché si adoperi per far sì che i giovani restino qui, possano studiare, lavorare e avere un futuro nel nostro Paese: lo meritiamo come Italia, lo meritiamo come professione medica‘.
Intanto l’Ordine dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Roma diventa ancora più ‘social’, attraverso l’attivazione di un canale WhatsApp privo di chat, che fornisce agli iscritti tutte le notizie relative alle attività, presenti e future, che l’Omceo Roma sta mettendo in campo.

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