Alle stesse condizioni di quella in scadenza domani
Roma, 29 nov. (askanews) – Israele e il movimento estremista palestinese Hamas, attraverso la mediazione di Qatar, Egitto e Stati Uniti, avrebbero raggiunto un accordo preliminare per prolungare la pausa umanitaria per altri due giorni, alle stesse condizioni di quella in scadenza domani: lo riferisce oggi il quotidiano Al Araby Al Jadeed, citando funzionari egiziani anonimi. Il giornale, inoltra, cita fonti secondo cui Hamas avrebbe lasciato intendere di avere contatti con altri gruppi dell’enclave, che tengono ancora in ostaggio donne e bambini. Il Washington Post da parte sua ha riferito, citando un funzionario israeliano, che lo Stato ebraico prevede un’ulteriore estensione della pausa umanitaria per altri due o tre giorni. “Dopo giovedì, prevediamo di avere altri due o tre giorni di rilascio degli ostaggi e una pausa umanitaria, dopodiché o riprenderemo le operazioni a Gaza o potenzialmente raggiungeremo un accordo successivo”, ha detto il funzionario, aggiungendo che Israele si aspetta che la maggior parte dei bambini sia rilasciata entro questa notte.
Di certo, dietro le quinte, i mediatori stanno lavorando per estendere la tregua tra Hamas e Israele oltre la giornata di domani, giovedì, riferisce l’Afp, ricordando che il segretario di Stato americano Antony Blinken è nuovamente atteso nella regione questa settimana. “Il nostro obiettivo principale in questo momento, e la nostra speranza, è raggiungere una tregua duratura che porti a ulteriori
negoziati e, infine, alla fine della guerra”, ha detto il ministro degli Esteri del Qatar Majed Al Ansari. “Tuttavia lavoriamo con quello che abbiamo. E quello che abbiamo è che possiamo estendere (la tregua) di un giorno ogni volta che Hamas sarà in grado di garantire il rilascio di almeno dieci ostaggi”, ha spiegato.
I capi dei servizi segreti statunitensi e israeliani ieri erano a Doha per discutere la “prossima fase” di un potenziale accordo tra Hamas e Israele con il primo ministro del Qatar, secondo una fonte informata della visita. Durante il loro incontro, i funzionari dell’intelligence avrebbero discusso i possibili parametri di una nuova fase dell’accordo di tregua, incluso il rilascio di Hamas di ostaggi uomini o di personale militare, non solo donne e bambini. Hanno anche considerato cosa potrebbe
essere necessario per raggiungere un cessate il fuoco che duri più di una manciata di giorni.
“Siamo favorevoli al prolungamento di questa pausa e di pause future, se necessarie, per consentire l’aumento degli aiuti e facilitare il rilascio di tutti gli ostaggi”, hanno dichiarato da parte loro i capi della diplomazia del G7 in un comunicato stampa congiunto.