Prorogare o meno il divieto di spostamenti tra Regioni: dovrebbe essere questa la prima decisione che il nuovo governo guidato da Mario Draghi sarà chiamato a prendere. Il 15 febbraio scade infatti il decreto legge Covid, in vigore dallo scorso 21 dicembre, che dispone il blocco degli spostamenti anche tra Regioni gialle. Per l’eventuale proroga serve un decreto legge, non basta un Dpcm o un’ordinanza del ministro della Salute. Cosa può succedere dal 15 febbraio? Ecco tutti gli scenari possibili
A chi spetta la decisione? È ancora materia del governo dimissionario o se ne occuperà il futuro esecutivo? Tutto dipenderà sostanzialmente dai tempi di formazione del nuovo governo
Il governo Conte è ancora in carica per gli affari correnti e in teoria potrebbe adottare il decreto ma la scelta, spiegano diverse fonti governative, sarà più probabilmente lasciata al nuovo governo: se non si allungheranno i tempi per la sua formazione, entro il fine settimana potrebbe infatti giurare e dunque essere in carica
Un eventuale slittamento sul giuramento del nuovo esecutivo, previsto in settimana, potrebbe dunque chiamare in causa il governo dimissionario a esprimersi sulla misura
I tempi sono invece più lunghi per il prossimo Dpcm, che disegna il quadro normativo delle misure anti contagio: scade infatti il 5 marzo il decreto del presidente del Consiglio attualmente in vigore, con la divisione delle Regioni in fasce di rischio (gialla, arancione e rossa), il coprifuoco alle 22 e la chiusura di bar e ristoranti alle 18
“Il presidente non ci ha detto come intende comportarsi sui dpcm in scadenza, noi abbiamo posto il problema di quelli in scadenza e il presidente ci ha tenuto a dire che quello è ancora materia del governo in carica, com’è corretto che sia: non ci piace, ma un governo in carica c’è”, ha spiegato Giorgia Meloni, leader di Fdi, dopo le consultazioni con il premier incaricato