ROMA – “Una nomination che va ben oltre quello che ho sempre sognato”. Non ci crede ancora Laura Pausini, all’indomani della sua prima nomination agli Oscar, arrivata nella giornata di ieri. La popstar nostrana è nel quintetto che concorre nella categoria ‘Miglior canzone originale’ con ‘Io si’/seen’, brano scritto con Dianne Warren per la colonna sonora del film Netflix ‘La vita davanti a sé’ di Edoardo Ponti e con Sophia Loren.
Non riesce a trattenere l’emozione Laura nella sua prima conferenza post candidatura: “Mi sento orgogliosa di essere italiana e di vivere questo momento con voi”, racconta ai giornalisti la popstar. “Sono felice ma è una gioia contrastante con le difficoltà che stiamo vivendo- ammette senza nascondere qualche lacrima- è tutto così grande in un momento in cui mi sento così fragile, siamo di nuovo chiusi in casa. Di solito, sono abituata a stare in casa 20 giorni all’anno, questo non è il mio equilibrio”. È un turbinio di emozioni Laura in questo momento, che arriva a due settimane dalla vittoria del suo primo Golden Globe nella stessa categoria: “Mi fa venire ansia avere delle nomination e vincere dei premi così importanti- spiega- perché la gente si aspetta di più da me, io mi aspetto di più da me”. In fondo, però, è questo il segreto della Pausini, che ha alle spalle una carriera fatta di dischi di platino, tour negli stadi, canzoni tradotte in più lingue e programmi televisivi oltreoceano. “Da quando ho vinto Sanremo 28 anni fa- spiega Laura- mi chiedo sempre il perché (di questi risultati, ndr) ma so che proprio in quel giorno è nato il desiderio di non accontentarmi mai. I premi significano qualcosa, significano ricominciare da capo e questa cosa mi spaventa perché, ogni volta, non so se sono in grado di farlo. Mi chiedo ‘Vuoi prenderti questa responsabilità?’ e ogni volta non riesco a dire di no”.
Non si tira indietro in questa nuova avventura e la affronta con lo stesso piglio del suo debutto nel 1993 al Festival di Sanremo: “Sono una donna che ha molte cose di quella ragazzina che è andata a Sanremo a 18 anni. Certo, sono cresciuta e ho imparato molto ma ho la stessa ansia, le stesse paure e lo stesso modo di gioire di allora ma con gli anni le cose diventano ancora più importanti e a volte mi sento piccola come allora”. A chi dedica la nomination e l’eventuale vittoria è alla persona con cui ha iniziato a cantare – “La nomination la dedico a mio padre perché ho cominciato con lui” – e a tutto il Paese: “Spero che sia un regalo per tutti gli italiani, anche per chi non mi segue”.
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