domenica, 15 Settembre , 24

L’istituto “Pavese-Nazareth” in campo per una scuola senza bulli

L’istituto “Pavese-Nazareth” in campo per una scuola senza bulli

Gli alunni protagonisti del terzo appuntamento promosso dal Comitato regionale per le comunicazioni della Campania, presieduto da Carola Barbato

“Il nostro istituto si è sempre impegnato molto per arginare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo attraverso incontri, attività didattiche, uno sportello di ascolto e il confronto con le istituzioni territoriali.

Fare rete è fondamentale, in particolare con le famiglie dei ragazzi. Attraverso questo dialogo riusciamo a mettere in campo strategie efficaci per contrastare questi fenomeni partendo dall’osservazione sistematica dei comportamenti degli studenti”. Lo ha detto la dirigente scolastica Caterina Cernicchiaro, in occasione del terzo appuntamento di @scuolasenzabulli 2023, promosso dal Corecom Campania, presieduto da Carola Barbato.

A illustrare le attività scolastiche Francesca Pezzillo Iacono, referente per il bullismo: “Puntiamo molto sulla prevenzione di questi fenomeni e sulle cause alla base di atteggiamenti aggressivi e violenti, lavorando sulla sordità emozionale, sull’emotività dei ragazzi, sulla loro capacità di riconoscere le loro emozioni e sull’empatia, con attività laboratoriali e percorsi didattici specifici.

Abbiamo rivolto particolare attenzione anche al fenomeno del cyberbullismo attraverso l’insegnamento di un uso consapevole delle nuove tecnologie spiegando i tanti pericoli che si nascondono in rete”.

Il dialogo con i ragazzi è stato animato da Sergio Mantile dell’Associazione nazionale sociologi della Campania: “Spieghiamo ai ragazzi che il bullismo non è un problema in sé ma fa parte di una società che diventa ogni giorno più violenta, animata da un tasso di conflittualità sempre più esasperata.

Il bullismo è l’evoluzione in negativo di quella che era una normale conflittualità infantile e adolescenziale spesso ripianata dai genitori. Oggi non è più così. Dobbiamo far comprendere ai ragazzi l’importanza della rete istituzionale che è al loro fianco e che deve essere un riferimento in grado di far uscire allo scoperto gli episodio di bullismo.

Nessuno deve essere isolato o lasciato solo, che sia vittima o testimone di forme di bullismo”.

 

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