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Lollobrigida: vogliamo filiera olio extravergine famosa come vino

Lollobrigida: vogliamo filiera olio extravergine famosa come vino

Origin ha riunito la filiera per fare il punto sul settore

Roma, 28 nov. (askanews) – Se nei primi nove mesi del 2023 il volume delle vendite è calato dell’11%, secondo i recenti dati presentati da Ismea è invece cresciuto il valore +16% . E’ questo il principale dato presentato alla conferenza promossa da Origin Italia dal titolo “Olio Extravergine d’Oliva: il fattore IG”, che si è tenuta al Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, alla quale sono stati chiamati a raccolta i Consorzi di tutela e tutta la filiera allo scopo di lanciare una vasta alleanza per investire sul valore delle Indicazioni Geografiche dell’olio extravergine di oliva.”Noi abbiamo diverse filiere. Quella del vino è più affermata, oramai è chiaro il modello dei nostri imprenditori di valorizzare la provenienza territoriale e il processo di trasformazione – ha detto Francesco Lollobrigida, Ministro Agricoltura e Sovranità Alimentare -. Con l’olio chi lo ha fatto ha investito per il futuro. Chi ha avuto la capacità di dimostrare che un prodotto per il quale siamo costretti a importare, ma il nostro olio è di qualità molto maggiore e nei mercati deve essere pagato sempre di più, per quello che vale. Questo è l’elemento che ci permette di ben sperare. Ma le cose vanno raccontate e spiegate, le etichette non devono essere condizionanti ma informative. Questi sono gli elementi di forza” dell’olio, dei nostri formaggi: che si stanno aprendo tantissimi mercati internazionali proprio sulla base di questi elementi che li caratterizzano”.Con 50 oli extravergine d’oliva DOP IGP, l’Italia è in questo settore il Paese più rappresentativo a livello comunitario e mondiale per numero di riconoscimenti d’origine. Dai terrazzamenti liguri alle colline umbre o toscane, dalle piane pugliesi alle valli siciliane, dalle pendici dei monti abruzzesi ai laghi, l’extravergine d’oliva italiano si esprime con oltre 500 varietà di olive. Sono 24 i Consorzi di Tutela riconosciuti dal Ministero. Circa 23.500 gli operatori impiegati nel settore.”Ci auguriamo che, con l’approvazione del nuovo regolamento europeo sulle Dop e Igp – ha detto Cesare Baldrighi, Presidente di Origin Italia – con il lavoro che oggi l’Italia sta facendo a favore dei Consorzi e con l’apporto determinante del Masaf e del ministro Lollobrigida, si possa dare un grande impulso a questo settore che, sulla scia del mondo del vino, dei formaggi e dei salumi, deve assolutamente occupare lo stesso spazio delle Dop più note”.

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