Pichetto Fratin: Italia Hub europea nel Mediterraneo
Roma, 30 gen. (askanews) – “Dobbiamo cominciare ad occuparci dei diritti di chi non vuole emigrare”, ha dichiarato Giuseppe Galati, dell’Associazione I Sud del mondo. “L’Africa è pronta – ha detto il ministro degli Esteri della Tanzania, January Makamba -. Fra breve sarà troppo tardi”.
Entra subito nel vivo l’applicazione del “Piano Mattei”. È lo spirito del convegno che si è svolto oggi nel Palazzo dei Gruppi Parlamentari a Roma. Tre punti chiave, identificati nell’intervento del ministro per l’Ambiente e la Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin: l’Italia cerniera d’Europa nel Mediterraneo per lo scambio con i Paesi africani di risorse, tecnologie, investimenti; rilancio, attraverso il rapporto con l’Africa, dell’economia del Mezzogiorno e dell’attività delle nostre aziende; l’Africa aiuterà l’Italia nelle sfide sulla crisi energetica e sul cambiamento climatico.
Protagonisti del convegno, fra gli altri, il sottosegretario agli Esteri Edmondo Cirielli e rappresentanti dei governi di Tanzania, Angola, Repubblica del Congo, con la regia di due associazioni che si occupano da anni della cooperazione con i Paesi africani. Lunedì 29 il governo Meloni ha sostanziato il Piano Mattei, nell’incontro con 23 Capi di Stato e di governo africani. Il convegno ha contribuito con proposte specifiche alla realizzazione: una rivoluzione culturale per convincere i Paesi africani che esiste un’alternativa, che si possono arrestare i flussi migratori. I promotori erano la Camera di commercio ItalAfrica Centrale, presidente Alfredo Carmine Cestari e l’Associazione I Sud del mondo, presidente Pompeo Torchia, responsabile scientifico del progetto Giuseppe Galati.
“L’Italia – ha detto il ministro Pichetto Fratin – si propone di diventare l’Hub dell’Europa nel Mediterraneo e attraverso l’attuazione del Piano Mattei, si getteranno le basi per fornire ai nostri partner nel continente africano il supporto necessario per favorire lo scambio di risorse, tecnologia e investimenti. Il Piano Mattei vuole gettare le basi per rilanciare l’economia nazionale e del Mezzogiorno, con investimenti mirati a potenziarne le capacità recettive. A medio-lungo termine, l’Africa presenta opportunità straordinarie di crescita per le nostre aziende. L’Africa rappresenta l’alleato per tutte le sfide future, dalla crisi energetica al contrasto del cambiamento climatico, ma sarà anche in grado di bilanciare e rasserenare i rapporti internazionali”.
Ha dichiarato Alfredo Carmine Cestari: “Costruire infrastrutture, ospedali e scuole, dare energia e acqua potabile sarebbe un deterrente importante per le migrazioni. L’Africa ha necessità di competere su un campo da gioco che sia equo. Si tratta di perseguire l’obiettivo di Enrico Mattei, ragionare sull’Africa come partner”.
“Con la definizione del Piano Mattei c’è un cambio di paradigma nei rapporti fra l’Africa e Italia. Il nostro Paese si propone, oggi, come partner affidabile fortificando tutte le relazioni internazionali e mettendo a sistema tutte le buone pratiche utili allo sviluppo economico del continente africano”, ha detto Pompeo Torchia.
E Giuseppe Galati: “Come Associazione I Sud del Mondo ETS siamo in prima linea nell’elaborazione di progetti di valenza scientifica che sappiano innestare percorsi virtuosi con le imprese interessate ad investire e a trarre vantaggi attraverso la catena del valore materiale ed immateriale”.