MILANO – Il sindaco di Milano Giuseppe Sala non eserciterà il diritto ostativo per il conferimento degli Ambrogini d’Oro, ma invita il consiglio comunale a una riflessione sul rispetto del regolamento e dello spirito dell’onorificenza. A dirlo lo stesso Sala, questa mattina a margine di una conferenza stampa, dopo le polemiche per il suo intervento di ieri nel quale ha definito “clientelare” la gestione delle candidature da parte del consiglio.
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“Lo posso fare- spiega Sala riferito al diritto di veto- ma la mia azione è anche di responsabilizzazione del consiglio. Se lo vogliono fare sì prendano la responsabilità, io tanti anni sono stato zitto e adesso sentivo che dovevo intervenire. Non penso di esercitare il diritto ostativo, però il Consiglio rifletta“.
Il regolamento- aggiunge il sindaco- dice che vanno premiati coloro che con atti di coraggio o abnegazione civica abbiano giovato a Milano. Sia rendendone più alto il prestigio sia servendone con disinteressata dedizione le sue istituzioni. Io vorrei tornare a questo perché i regolamenti non si fanno tanto così per fare. Albertini consegnò al consiglio comunale la regia sugli Ambrogini e io non contesto questo, ma devono gestire nel rispetto delle regole“.
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A chi gli chiede, quindi, se il comico Andrea Pucci meriti l’onorificenza, Sala replica: “Se questi sono i criteri la riposta è facile”. E davanti alle critiche della Lega, che ha annunciato una mozione di censura nei suoi confronti e l’intenzione di disertare la cerimonia di premiazione, il sindaco taglia corto: “Facciamo un po’ quello che vogliono, se non vogliono venire non vengano”.
L’articolo Polemiche per Ambrogino d’oro a Pucci, Sala: “Nessun veto, ma invito il Consiglio a riflettere” proviene da Agenzia Dire.
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