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Prevenzione vaccinale dei tumori: le raccomandazioni dell’Ue

Prevenzione vaccinale dei tumori: le raccomandazioni dell'Ue

Focus su vaccini contro papillomavirus ed epatite B

Roma, 31 gen. (askanews) – La Commissione europea sostiene gli Stati membri nei loro sforzi volti a prevenire il cancro attraverso la vaccinazione. In particolare, si concentra sulla promozione dell’adozione di due vaccinazioni chiave in grado di prevenire le infezioni virali che possono provocare il cancro: contro i papillomavirus umani (HPV) e il virus dell’epatite B (HBV), nonché migliorando il monitoraggio dei tassi di copertura.

La raccomandazione adottata oggi fa parte del piano europeo di lotta contro il cancro, un pilastro fondamentale dell’ Unione europea della salute. Si stima che circa il 40% dei casi di cancro nell’Ue sia prevenibile. Tuttavia, secondo una nuova relazione pubblicata oggi, – informa la commissione – solo il 5% circa della spesa sanitaria totale è stato destinato alla prevenzione negli Stati membri dell’Ue nel 2021.

Per eliminare il carcinoma della cervice uterina e altri tumori causati dall’HPV, come alcuni tumori della testa e del collo e altri tumori anogenici, il piano europeo di lotta contro il cancro ha fissato per gli Stati membri l’obiettivo di raggiungere tassi di vaccinazione contro l’HPV del 90% per le ragazze e di aumentare significativamente la vaccinazione dei ragazzi entro il 2030. Il piano contro il cancro mira inoltre a garantire l’accesso e una maggiore diffusione della vaccinazione contro l’HBV, in particolare per prevenire il cancro al fegato. Tali vaccini sono essenziali per proteggere la salute pubblica e sostenere sistemi sanitari resilienti.

Tuttavia, – nota la Commissione – la strada da percorrere per raggiungere tali obiettivi è ancora lunga. Molti Stati membri sono ben al di sotto del 50% della copertura vaccinale contro l’HPV per le ragazze, con scarsi dati disponibili per ragazzi e giovani adulti e vi è una significativa mancanza di dati sui tassi di vaccinazione contro l’HBV.

La raccomandazione odierna comprende una serie di misure che gli Stati membri potrebbero adottare per migliorare la diffusione di questi vaccini salvavita: fornire la vaccinazione gratuita e/o interamente rimborsata; garantire che la vaccinazione sia facilmente accessibile, in particolare per i gruppi destinatari e le popolazioni vulnerabili o ad alto rischio; integrare l’immunizzazione antitumorale a prevenzione vaccinale nei rispettivi piani nazionali contro il cancro; intensificare gli sforzi di comunicazione, in particolare mettendo in evidenza i benefici della vaccinazione per i genitori, i giovani e i gruppi destinatari e contrastando la cattiva informazione e la disinformazione; migliorare il monitoraggio e la comunicazione della copertura vaccinale, al fine di individuare le lacune da colmare; fissare un obiettivo concreto per la vaccinazione contro l’HPV per i ragazzi.

In particolare per l’HBV, intensificare gli sforzi nazionali per raggiungere gliobiettivi fissati per il 2030 dall’OMS: copertura vaccinale del 95% (3a dose) della vaccinazione infantile contro l’HBV; il 95 % delle donne incinte sottoposte a screening per l’epatite B; il 95 % dei neonati che hanno ricevuto tempestivamente (entro 24 ore dalla nascita) la vaccinazione contro la dose di nascita con l’HBV, anche rafforzando i sistemi per il monitoraggio dei progressi verso il conseguimento di tali obiettivi e avvalendosi, se necessario, del sostegno disponibile dell’ECDC. E ancora: l’istituzione di solidi registri elettronici delle vaccinazioni e lo scambio delle migliori pratiche con altri Stati membri per migliorare gli sforzi nazionali.

La Commissione fornirà inoltre sostegno agli Stati membri nell’attuazione della raccomandazione. In particolare, fornirà un modello per le campagne di comunicazione, adattabile alle esigenze nazionali e tenendo conto delle specificità nazionali, per contribuire a sensibilizzare in merito all’importanza di tali vaccinazioni. La Commissione contribuirà inoltre ai lavori volti a migliorare il monitoraggio in tutta l’Ue, mentre il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) svilupperà un nuovo quadro operativo dei tassi nazionali di vaccinazione per l’HPV e l’HBV entro la fine del 2024, al fine di fornire una migliore panoramica della situazione.

Parallelamente, il programma EU4Health continua a fornire un sostegno finanziario significativo agli Stati membri nei loro sforzi per promuovere la vaccinazione e combattere il cancro. Nel 2024 sarà avviata un’azione comune per aiutare gli Stati membri ad aumentare la vaccinazione contro l’HPV e ad affrontare malattie trasmissibili come l’epatite e l’HIV/AIDS, finanziata con 20 milioni di euro dal bilancio dell’Ue.

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