ROMA – “Da noi i ponti non crollano perché non ci sono…”. La prendono con il sorriso. Ma sono determinati a farsi sentire. I sindaci dell’agrigentino protestano a Roma, davanti a Palazzo Chigi, contro il Pnrr, il piano di ripresa che per il loro territorio si annuncia avaro di risorse. “Da noi non c’è un chilometro di autostrada. Eppure ancora una volta lo Stato ci abbandona. A noi non sono state assegnate infrastrutture. Non arriva nemmeno un euro”, dice Francesco Valenti, primo cittadino di Santa Margherita Belice. Qui Giuseppe Tomasi di Lampedusa ha ambientato gran parte del Gattopardo. “Con questo recovery plan avremo un nord più ricco e un sud ancora più povero. La filosofia spartana di buttare il debole dalla rupe non ci appartiene. Noi sindaci non ce la facciamo più. Dove sono i parlamentari del sud, questi parlamentari nominati e non eletti che rappresentano solo se stessi, che non hanno la forza di indignarsi?”, aggiunge Valenti.
Con lui Leonardo Ciaccio, sindaco di Sambuca, il paese che ha avviato la ristrutturazione del centro storico vendendo le case a un euro. “La Stato si dimentica di noi. Gli eletti della Sicilia dove sono? Cosa fanno? Quali problemi portano avanti? Vogliamo risposte. Questo territorio non deve essere abbandonato. Bisogna recuperare il torto fatto in 70 anni a questo territorio e alla provincia di Agrigento”.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it
L’articolo Recovery, i sindaci dell’agrigentino protestano a Roma: “A noi zero euro, i parlamentari che fanno?” proviene da Ragionieri e previdenza.