ROMA – “Siamo impegnati su più binari. Il gruppo presieduto dal professor Giovanni Guzzetta presenterà entro fine anno una bozza di legge delega per definire un percorso normativo e un nuovo schema di governance. Perché se da un lato l’economia, il mondo delle imprese sta lavorando a progetti a breve e a lungo termine, dall’altro bisogna riformare il sistema delle norme per rendere possibile la produzione in Italia”. Gilberto Pichetto, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in un videomessaggio alla giornata annuale dell’Associazione Italiana Nucleare (AIN). “Se la politica, l’imprenditoria, la ricerca si confrontano e lavorano a scenari di impegno comune, questo significa che il nostro Paese è maturo anche culturalmente per tornare alla produzione di energia nucleare”, dice Pichetto.
“L’OPINIONE PUBBLICA VEDE L’ENERGIA NUCLEARE COME FONTE IMPORTANTE”
“Sono convinto che anche l’opinione pubblica, specie quella giovane – come rilevano alcuni sondaggi – vede l’energia nucleare come una fonte importante per il futuro sostenibile dell’Italia”. Gilberto Pichetto, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, lo dice in un videomessaggio alla giornata annuale dell’Associazione Italiana Nucleare (AIN). “Sono certo che sia stato già sottolineato, ma intendo ribadirlo: il nucleare è uno strumento chiave per la decarbonizzazione del Paese- dice Pichetto- l’alternativa è un Paese in affanno, senza l’energia per crescere”.
“UNA SCELTA PER L’AMBIENTE, L’ECONOMICA E PER CITTADINI E IMPRESE”
Inoltre, “ho sempre detto che al Governo non spetta costruire nuove centrali, anche perché le vecchie grandi centrali appartengono al passato. Il compito del Governo è scrivere le regole e garantire sicurezza”, ribadisce il titolare del MASE. “La scelta di inserire anche il nucleare nel mix energetico da qui al 2050 è una scelta per l’ambiente, per l’economia, per le tasche dei cittadini e delle imprese che pagano l’energia più che altrove”, conclude Pichetto, “è una scelta di competitività del sistema Paese, è una scelta seria di decarbonizzazione, è una scelta che guarda alle future generazioni perché vivano in un’Italia moderna e più salubre”.
“SERVIRÀ UN’AUTHORITY E SARÀ L’ISIN, RAFFORZATO E CON NUOVI COMPITI”
Nel quadro del ritorno al nucleare “sarà necessaria una Authority. Sarà l’ISIN, l’attuale ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, che dovrà però essere rafforzato in rapporto a nuovi compiti di controllo e licensing”. Gilberto Pichetto, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in un videomessaggio alla giornata annuale dell’Associazione Italiana Nucleare (AIN).”Per usare una metafora calcistica: oggi abbiamo molte squadre pronte alla partita, ma non abbiamo il campo di gioco, le regole da rispettare e un l’arbitro pronto a disciplinare un nuovo comparto energetico”, dice Pichetto.
IL TEMA DEL DEPOSITO UNICO NAZIONALE
“Vorrei porre anche la questione del deposito unico nazionale, perché ha ragione chi dice che non si può pensare ad un ritorno al nucleare se non riusciamo a trovare un posto per stoccare i rifiuti radioattivi”, dice ancora il ministro Pichetto. “Dobbiamo affrontare anche questo tema con responsabilità nella consapevolezza che una soluzione, o più soluzioni locali, vanno trovate a prescindere dalla produzione di energia da fonte nucleare, perché il Parlamento e il Paese decideranno se installare i piccoli reattori, ma tutti gli italiani continueranno a fare radiografie e radioterapie che produrranno rifiuti da stoccare in sicurezza”, prosegue Pichetto.”Nei giorni scorsi abbiamo avviato la procedura di vas per la carta delle aree idonee. Le realtà locali saranno coinvolte e potranno dire la loro. Ma una soluzione va trovata- prosegue il titolare del MASE- noi decisori politici abbiamo la responsabilità di indicare soluzioni che siano positive per l’oggi e in grado di garantire una prospettiva al Paese e alle nuove generazioni”.
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