di Brando Ricci
ROMA – È stato rilasciato su cauzione, ma sottoposto a controllo giudiziario e incriminato per stupro, Ousmane Sonko, alla guida del partito di opposizione Patriotes du Sénégal pour le travail, l’èthique et la fraternité (Pastef). Il suo fermo, mercoledì, aveva provocato disordini in tutto il Paese. Negli scontri con le forze dell’ordine hanno perso la vita otto persone, stando alla ong Amnesty International. Uno dei legali di Sonko, Etienne Ndione, ha annunciato che il suo assistito è “libero e può andare a casa”. Il politico è stato incriminato per violenza sessuale sulla base delle accuse di una dipendente di un centro massaggi della capitale Dakar. L’attesa della sentenza dei giudici è stata caratterizzata da tensione. Migliaia di sostenitori di Sonko si sono radunati in prossimità della sua residenza e del tribunale mentre l’esercito era schierato davanti al palazzo presidenziale. Disordini si sono verificati in quartieri come Parcelles d’Assainies e Colobane, mentre il verdetto è stato accolto con gioia dai supporter presenti davanti la Corte. Sonko era stato arrestato con l’accusa di aver “turbato dell’ordine pubblico” mentre si recava dal giudice istruttore nell’ambito delle indagini sul caso di presunta violenza. Queste accuse sono già state fatte cadere. Il capo di Pastef ha definito il procedimento a suo carico come un complotto ordito dal presidente Macky Sall per eliminare Sonko dalle elezioni previste per il 2024.
Nel pomeriggio si era tenuto un sit-in anche a Roma per chiedere la sua liberazione
L’articolo Senegal, l’oppositore Sonko libero su cauzione. Resta incriminato proviene da Ragionieri e previdenza.