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Siria, concluse le ricerche a Saydnaya: nessun altro prigioniero o cella segreta nella prigione

MondoSiria, concluse le ricerche a Saydnaya: nessun altro prigioniero o cella segreta nella prigione

Foto dal profilo X di @SyriaCivilDef

ROMA – I White Helmets, i “caschi bianchi”,  hanno annunciato “la conclusione delle operazioni di ricerca di possibili detenuti rimasti in potenziali celle segrete e scantinati non scoperti all’interno della famigerata prigione di Sednaya. La ricerca non ha portato alla luce aree non aperte o nascoste all’interno della struttura”. Lo scrivono in una nota ufficiale.

“La prigione in precedenza ospitava migliaia di innocenti detenuti dall’ex regime di Assad. Le famiglie degli scomparsi e dei sopravvissuti- si legge ancora nel documento- ritenevano che alcuni detenuti potessero non essere riusciti ad andarsene negli ultimi due giorni, potenzialmente a causa della detenzione in aree sigillate e protette”. Su questo, i Caschi Bianchi aggiungono: “Condividiamo la profonda delusione delle famiglie delle migliaia di persone ancora scomparse e il cui destino resta sconosciuto. Siamo solidali con le famiglie delle vittime, comprendendo pienamente la loro angoscia e il loro desiderio di risposte sui loro cari”.

“L’operazione ha coinvolto cinque team- spiega la nota- tra cui due unità K9 (cani poliziotto addestrati). I team hanno ispezionato tutti gli ingressi, le uscite, i pozzi di ventilazione, i sistemi fognari, le condutture idriche, i cavi elettrici e i cavi delle telecamere di sorveglianza. Nonostante questi sforzi estesi, non sono state identificate aree nascoste o sigillate”. Su Telegram, il leader dei ribelli Mohammed al Jawlani ha annunciato che presto verrà pubblicata la lista degli ex funzionari del regime “coinvolti nelle torture al popolo siriano”.

Intanto, sono continuati gli attacchi israeliani a Damasco. Secondo l’Osservatorio siriano per i Diritti umani, Sohr, sarebbero almeno 310 i raid avvenuti dalla caduta di Bashar Al Assad. I Caschi Bianchi sono intervenuti nella città “per spegnere un incendio scoppiato in due edifici pubblici a Kafr Sousa e Baramkeh lunedì 9 dicembre”. Nella nota su X, scrivono che “i Caschi Bianchi continueranno le loro operazioni a #Damascus e in tutte le province accessibili in Siria”.
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