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Tg Sanità, edizione del 15 marzo 2021

Tg Sanità, edizione del 15 marzo 2021

COVID. DRAGHI: MASSIMA CAUTELA, MA NE USCIREMO

“I dati sull’emergenza pandemica in Italia ci impongono massima cautela, ma ne usciremo grazie alla campagna vaccinale che proseguirà con rinnovata intensità”. Sono le parole del premier Mario Draghi in visita la settimana scorsa al centro vaccinale anti-Covid dell’aeroporto di Fiumicino. “A più di un anno dall’inizio dell’emergenza sanitaria- ha proseguito Draghi- ci troviamo davanti ad una nuova ondata di contagi, nell’ultima settimana si sono registrate più di 150.000 infezioni. Il numero dei pazienti in terapia intensiva è cresciuto di oltre 650 unità. Questi dati ci impongono cautela. Il ricordo della scorsa primavera è vivo- ha concluso- faremo di tutto per impedire che si ripeta”.

VACCINO. PIANO FIGLIUOLO: 80% ITALIANI IMMUNIZZATI ENTRO SETTEMBRE

Raggiungere a regime 500mila somministrazioni al giorno su base nazionale, vaccinando almeno l’80% della popolazione entro il mese di settembre, triplicando così il numero giornaliero medio di vaccinazioni delle scorse settimane, pari a circa 170 mila. È l’obiettivo del nuovo Commissario straordinario, Generale Francesco Paolo Figliuolo, per l’esecuzione della campagna vaccinale nazionale. Il documento, elaborato in armonia con il Piano strategico nazionale del ministero della Salute, fissa le linee operative per completare al più presto la campagna vaccinale.I due pilastri per condurre una rapida campagna, dunque, saranno la distribuzione efficace e puntuale dei vaccini e l’incremento delle somministrazioni giornaliere.

VACCINO. REZZA: ASTRAZENECA? CHI LO HA RICEVUTO STIA TRANQUILLO

“Il lotto sequestrato riguardava circa 500mila dosi. Quando si inizia una campagna vaccinale si sa che ci saranno degli eventi avversi, eventi che faranno seguito temporalmente alla somministrazione del farmaco”. Così Giovanni Rezza, direttore della prevenzione del ministero della Salute, a proposito del lotto sotto indagine del vaccino di AstraZeneca, nel corso della conferenza stampa della cabina di regia sulla situazione epidemiologica da Covid-19. “Non sappiamo ancora se c’è un nesso di causalità tra il vaccino e le morti sospette, dobbiamo ancora indagare e capire”. Decine di migliaia di dosi, intanto, sono state sequestrate, quindi “indaghiamo ma senza creare allarme– ha proseguito Rezza- Chi si è vaccinato può stare tranquillo, ma non possiamo escludere che abbia malori nei giorni seguenti, andranno fatte delle opportune verifiche”.

VACCINO. DA AIFA OK A JOHNSON&JOHNSON, A DISPOSIZIONE DA METÀ APRILE

L’Agenzia italiana del Farmaco ha autorizzato il vaccino Janssen di Johnson&Johnson per la prevenzione della malattia Covid-19 per i soggetti al di sopra dei 18 anni, come da indicazione Ema. Il vaccino sarà dunque messo a disposizione a carico del Sevizio sanitario nazionale. “La Commissione tecnico-scientifica dell’Agenzia- ha fatto sapere Aifa in una nota- ha confermato la valutazione dell’Ema sull’efficacia del vaccino che nelle forme gravi arriva fino al 77% dopo 14 giorni dalla somministrazione e all’85% dopo 28 giorni dalla somministrazione. I dati attualmente disponibili hanno mostrato che nei soggetti over 65 non si è notata alcuna flessione nella efficacia”.

VACCINO. SPUTNIK: INTESA CON ITALIA, SPAGNA, FRANCIA E GERMANIA PER PRODURLO

Sono stati raggiunti accordi per avviare la produzione del vaccino Sputnik V “in Italia, Spagna, Francia e Germania”. Lo fa sapere il Fondo Russo per gli Investimenti Diretti citato dall’agenzia Interfax, notando che “sono in corso negoziati con un certo numero di altri produttori per aumentare la produzione nell’Ue. Questo permetterà l’inizio della fornitura attiva di Sputnik V al mercato europeo, dopo aver ricevuto l’approvazione da parte dell’Agenzia europea dei medicinali, con la quale è ora in corso un dialogo nel quadro della rolling review”.

INCENDIATO PORTONE ISS. SPERANZA: INACCETTABILE PROVOCAZIONE

“Sono inaccettabili gli atti intimidatori contro l’Istituto Superiore di Sanità. Il nemico è il virus. Non chi si impegna per combatterlo“. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha commentato l’atto incendiario, avvenuto domenica scorsa, quando ignoti hanno cosparso di liquido infiammabile e appiccato il fuoco al portone d’ingresso dell’Istituto Superiore di Sanità, in viale Regina Elena a Roma, per poi darsi alla fuga. Sul caso sono in corso le indagini.“L’Istituto lavora incessantemente per dare il massimo sostegno scientifico alla gestione dell’emergenza nell’unico interesse di tutelare la salute di tutti i cittadini e delle nostre comunità. Continueremo perciò a servire il nostro Paese”, hanno commentato il presidente dell’Istituto Silvio Brusaferro e il direttore generale Andrea Piccioli.

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