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Tg Sanità, l’edizione di lunedì 3 febbraio 2025

SanitàTg Sanità, l’edizione di lunedì 3 febbraio 2025

SCHILLACI: ITALIA NON USCIRÀ DA OMS, MA SERVE PIÙ CHIAREZZA SU USO FONDI

“Dobbiamo rafforzare il ruolo dell’Italia e del nostro modello nei consessi internazionali, perché isolarsi non rappresenta una strada percorribile per affrontare le complesse sfide sanitarie globali del nostro tempo. Il nostro obiettivo dev’essere contribuire a rendere più efficace e trasparente la governance mondiale della salute, nell’interesse dei cittadini e dell’intera comunità internazionale”. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, consegna all’ufficialità del question time alla Camera la risposta implicita (anche) al collega di governo e vicepremier, Matteo Salvini, che aveva avallato la proposta di legge leghista per un’uscita dell’Italia dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Resta però fermo, secondo Schillaci, che sia “legittimo e costruttivo un dibattito che miri ad analizzare criticamente il ruolo dell’Organizzazione mondiale della sanità, con particolare riferimento all’allocazione, all’utilizzo delle risorse e alla governance. È nostro dovere, infatti, assicurare che ogni euro investito nella salute globale sia impiegato nel modo più efficace possibile”, ha concluso il ministro.

DDL ITALIA FUORI DA OMS. BORGHI (ISS): DA MIO OMONIMO LEGA PROPOSTA DISCUTIBILE

“Claudio Borghi, il mio omonimo politico, ha detto cose discutibili contro l’Oms”. Così il professor Claudio Borghi, primario di Medicina Interna dell’ospedale Sant’Orsola Malpighi di Bologna e componente del Consiglio di amministrazione dell’Istituto superiore di Sanità (ISS), interpellato dalla Dire in merito alla decisione della Lega di depositare un disegno di legge al Senato per lo stop all’adesione dell’Italia all’Organizzazione Mondiale della Sanità, sulla scia del neopresidente americano, Donald Trump, che ha deciso il ritiro degli Stati Uniti dall’Oms. “Non mi permetterei di entrare nel merito dell’ideologia politica- ha proseguito Borghi- ma penso che chiunque proponesse di uscire da un organismo come l’Organizzazione Mondiale della Sanità probabilmente farebbe una cosa molto sbagliata. Dal punto di vista medico è impensabile non avere un organismo di controllo che dia una visione di come i fatti si svolgono nel mondo”. Secondo il dirigente dell’ISS, dunque, l’Oms svolge un’azione “assolutamente fondamentale, perché aumenta il livello di conoscenza sanitaria a livello planetario e organizza programmi con soluzioni efficaci in grado di arrivare anche alle popolazioni che stanno evolvendo”.

MALATTIE RARE, GEMMATO: RICERCA A PUNTO SVOLTA, 50MLN IN DUE ANNI PER PIANO NAZIONALE

“Siamo ad un punto di svolta, perché ci siamo fatti carico di ciò che era stato avviato in maniera positiva dai precedenti governi, rilanciando e finanziando con 50 milioni di euro il Piano nazionale delle Malattie Rare (25 milioni per il 2023 e 25 milioni per il 2024), approvando l’80% delle molecole autorizzate dall’EMA per i cosiddetti ‘farmaci orfani’, che vengono resi in assistenza sostanzialmente gratuita, quindi in fascia A, mentre il restante 20% è in fase di contrattazione o in fascia C”. Così il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, intervistato dai giornalisti sul tema in occasione della conferenza stampa di presentazione della campagna di sensibilizzazione ‘Molto più di quanto immagini’ sulle Malattie Rare, promossa da UNIAMO. L’evento si è svolto la settimana scorsa nell’Auditorium ‘Cosimo Piccinno’ del ministero della Salute. Soltanto in 14 Regioni su 20 (dati 2024), intanto, è attivo lo screening generico neonatale per l’individuazione di 50 patologie. Cosa si può fare? “L’obiettivo di questo governo è di uniformare le differenze che esistono purtroppo in Italia fra le Regioni- ha risposto Gemmato ai giornalisti- mettendole nelle condizioni di poter erogare tutte quante gli stessi livelli di indagine diagnostica, perché ad indicarcelo è l’articolo 32 della nostra Costituzione”.

LINFOMA DIFFUSO A GRANDI CELLULE B. STUDIO: DA POLATUZUMAB RISULTATI INCORAGGIANTI 

A un anno dall’approvazione e rimborsabilità da parte dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) di polatuzumab, terapia per il trattamento in prima linea dei pazienti adulti affetti da linfoma diffuso a grandi cellule B, sono emersi risultati incoraggianti. Uno studio curato da Adres Health Economics & Outcome Research, presentato al congresso Ispor di Barcellona, ha valutato l’impatto generato dall’introduzione di questo nuovo approccio terapeutico. I dati sono stati illustrati all’evento “Brunch&Science”, momento di confronto tra specialisti medici e stampa. “Lo studio AdRes- ha spiegato il presidente dell’ISPOR Italy Chapter Roma e docente dell’Università degli Studi di Milano, Andrea Marcellusi- ha preso in considerazione l’efficacia del farmaco, la cui applicazione come terapia in prima linea ha permesso di ridurre le probabilità che i pazienti abbiano bisogno di cure successive. Proiettando questa efficacia, è stato dimostrato che, se trattiamo all’incirca 5mila pazienti in tre anni, si potrebbero ottenere oltre 60 milioni di euro di riduzione di spesa sanitaria. Questo contenimento è legato proprio al fatto che si ricorre di meno a trattamenti di seconda e terza linea”.

LOTTA AD OBESITÀ. A ROMA ARRIVA LA ‘PALESTRA IMPOSSIBILE’ CONTRO STIGMA, NOEMI TESTIMONIAL 

Simbolo e rappresentazione della ‘resistenza del corpo’ che ostacola la perdita di peso. È stata installata a Roma, nella rinnovata Piazza dei Cinquecento, ‘The Impossible Gym’, una ‘palestra impossibile’ per raccontare le difficoltà che le persone con obesità vivono ogni giorno e soprattutto per scardinare lo stigma. L’iniziativa è stata promossa da Lilly e rientra nella campagna “Perdere peso non dipende solo da te. Il tuo corpo può fare resistenza”, realizzata con il patrocinio dell’associazione pazienti Amici Obesi Onlus. L’installazione, aperta fino al 4 febbraio, rappresenta visivamente le sfide quotidiane affrontate da chi vive con l’obesità. All’interno, attrezzi da palestra resi inutilizzabili da elastici gialli simboleggiano la ‘resistenza’ del corpo al calo ponderale, un fenomeno biologico che rende particolarmente difficile perdere peso e mantenerlo nel tempo. Nell’area aperta al pubblico presenti dietisti per rispondere alle domande dei visitatori, che potranno calcolare il proprio Indice di Massa Corporea (BMI) utilizzando una bilancia dedicata. All’interno dell’installazione anche un fitto calendario di incontri informativi con medici specialisti per approfondire le tematiche legate alla gestione della patologia.
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