ROMA – La Rai non ha comprato i diritti della finale di Sinner agli Australian Open, e non ha inviato nemmeno un giornalista a seguire l’impresa del tennista italiano a Melbourne. Per risparmiare. È l’accusa in una nota congiunta del Comitato di redazione e della Fiduciaria di Milano di RaiSport.
“Jannik Sinner trionfa, dopo 48 anni da Adriano Panatta a Parigi, in un torneo Slam. Scrive una pagina di storia vincendo dove mai un italiano, agli Australian Open, era arrivato in cima e noi non ci siamo – si legge nella nota – La Rai e RaiSport non hanno ritenuto di inviare un collega per testimoniare un’impresa eccezionale, facendo mancare un contributo atteso dal Servizio Pubblico radiotelevisivo. Tra l’altro avrebbero potuto ‘farsi aiutare’ da un precedente importante, quello della finale del Roland Garros del 2010, quando viale Mazzini decise seduta stante di acquistare, anche allora da Eurosport, la finale femminile vinta da Francesca Schiavone su Samantha Stosur. Offrendo in tal modo in diretta televisiva ed in chiaro la storica impresa della tennista milanese. Si dirà altri tempi, è vero. Adesso l’azienda deve risparmiare e razionalizzare i costi, ma davanti ad evento simile non ci si può tirare indietro. Se il costo diritti per la diretta televisiva era esagerato e fuori portata, almeno un collega a Melbourne poteva e doveva essere inviato. Purtroppo, lo diciamo con enorme dispiacere, l’ennesima occasione persa”.
L’articolo Trionfa Sinner, ma la Rai non c’è. Il Cdr: “Nemmeno un inviato, per risparmiare” proviene da Agenzia Dire.
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