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Vaccini, Gimbe: nel Mezzogiorno coperture irrisorie

Vaccini, Gimbe: nel Mezzogiorno coperture irrisorie

Il presidente Cartabellotta: “Frattura strutturale tra Nord e Sud”

Milano, 1 feb. (askanews) – Italia divisa in due sul fronte delle coperture vaccinali degli over 60 che risultano “irrisorie” nelle regioni del Mezzogiorno. E’ la fotografia che emerge da un’analisi indipendente condotta dalla Fondazione Gimbe.

In particolare, nella fascia 60-69 anni, a fronte di una copertura nazionale del 5,7%, 10 Regioni si collocano sopra la media nazionale (dal 5,9% del Piemonte all’11% della Toscana). Undici, invece, le regioni che si trovano sotto la media (dal 5,6% dell’Umbria allo 0,9% della Sicilia). Nella fascia 70-79 anni, a fronte di una copertura nazionale dell’11%, 9 Regioni si collocano sopra la media nazionale: (dall’11,5 dell’Umbria al 21,4% della Toscana), mentre 12 Regioni si trovano sotto la media (dal 10,6% del Veneto all’1,8% della Sicilia). Quanto, infine, agli over 80, a fronte di una copertura nazionale del 14,4%, 9 Regioni si collocano sopra la media nazionale (dal 14,6% dell’Umbria al 26,3% della Toscana), mentre 12 Regioni si trovano sotto la media (dal 14% di Veneto e Lazio, all’1,9% della Sicilia).

“Le coperture vaccinali per le tre fasce di età nelle Regioni italiane – commenta Cartabellotta – ripropongono la ‘frattura strutturale’ Nord-Sud che caratterizza il nostro Servizio Sanitario Nazionale: le Regioni meridionali non solo si trovano al di sotto della media nazionale, ma sono tutte a fondo classifica con coperture vaccinali simili a quelle dei paesi dell’Europa orientale. Anche i risultati della Toscana, che raggiunge le percentuali più elevate di copertura vaccinale nelle tre fasce di età (rispettivamente 11%, 21,4% e 26,3%), rimangono molto lontani da quelli dei paesi del Nord Europa. Considerata l’efficacia dei vaccini nel prevenire la malattia grave e la mortalità negli anziani e nei fragili, è legittimo ipotizzare che una parte degli oltre 4 mila decessi riportati nel periodo considerato poteva essere evitato, in particolare tra gli over 80”.

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